SOLO ANNA

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    Risate arse e sentimenti caldi. Ritorna, Anna Magnani, a quarant'anni di distanza dalla sua scomparsa, nel cortile di Palazzo De Nobili. A far rivivere l’indimenticabile Nannarella è Lidia Vitale: l’attrice romana che, dopo essersi interessata alla nobile causa “Salviamo il Teatro Masciari”, ha regalato lo spettacolo “Solo Anna” – scritto da Franco D’Alessandro e diretto da Eva Minemar – alla città di Catanzaro. Con voce rauca e soffusa, Lidia Vitale scivola al centro della scena come la creatura di un onirico passaggio dickensiano sfumata, però, da quell’estetica neorealista della quale Magnani fu iconica testimonianza internazionale. Una seducente ombra di donna, che da lontano sembrerebbe irraggiungibile, interagisce armonicamente con lo spazio, con il pubblico, conferendo vigorosa forza agli ideali, ai sentimenti, alle lotte sociali, alle scelte, alle sofferenze, all’amore e a quella passione che ha addentato tutto ciò che Anna ha vissuto: morte, gioie e dolori. Lidia Vitale si muove sull’inedito palcoscenico senza regole e convenzioni con la stessa seducente forza sciamanica che emanava Nannarella. Il risultato è un ritratto di signora, pubblico e privato – tra abbagli frastornanti e struggenti intimità – punteggiato in maniera verticale da una serie di importanti citazioni di vita vissuta: dal primo matrimonio con Goffredo Alessandrini, alla storia con Massimo Serato dalla quale nacque Luca (il suo unico e amatissimo figlio), fino al grande amore esploso nel 1948 in Costiera Amalfitana – durante la lavorazione dell'episodio"Il Miracolo" del film "Amore" – con il regista Roberto Rossellini. Con lo stesso corpo nervoso di Anna, che sapeva drammaticamente dimenarsi e urlare come un lupo, Lidia si impadronisce della scena, restando più volte abilmente imprigionata in un inedito conflitto tra sacro e profano, quasi in bilico tra un sussurrato gioco di bianco e nero. In fondo, più che di contraddizioni, Anna Magnani era fatta di contrasti: una donna dall’immagine molto dura ma con un lato straordinariamente sensibile che non le impedì di intraprendere spietate lotte per ottenere gli stessi diritti lavorativi degli uomini, per imporre un'immagine di donna diversa, per ottenere la patria potestà del figlio Luca, e per restare sempre fedele a se stessa anche quando – all’indomani del premio Oscar vinto per il ruolo da protagonista nel film “La rosa tatuata” – decise di continuare a esibire orgogliosamente le silenziose scrutatrici del tempo: «Le rughe, non coprirle» disse a un truccatore «ché c’ho messo una vita a farmele venire».
    Da "Calabria Ora", di D.M.Marcella

    Per farvi fare un'idea, vi metto questo articolo che, se pur legato alla contingenza di una data serata, riesce però bene a riassumere l'essenza di questo che forse non possiamo neanche definire uno spettacolo teatrale, dal momento che Lidia Vitale (a mio parere una delle più brave interpreti che l'Italia abbia partorito) è - dentro e fuori della scena - Donna prima ancora che Attrice e dunque, la sensazione che riesce a restituire è quella di essere veramente di fronte alla splendida Magnani.

    Vi metto anche un video, che è il promo dello spettacolo:

    http://youtu.be/ryGyu707Xuo?wmode=transparent" frameborder="0" allowfullscreen>

    Sinceramente, mi auguro che "Solo Anna" raggiunga il successo che merita, mi auguro che voi possiate vederlo rappresentato in tutte le vostre città, quindi, mi porto avanti e vi 'faccio fare la conoscenza' con questo splendido lavoro!
    Attached Image
    LIDIA

     
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  2. ~lady macbeth~
     
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    grazie Carlotta, hai fatto benissimo ad aprire un topic per "Solo Anna", che bell'articolo che hai trovato!!!
    accidenti però così mi fai rimpiangere di non aver visto lo spettacolo!!!!!!

    CITAZIONE
    «Le rughe, non coprirle» disse a un truccatore «ché c’ho messo una vita a farmele venire».

    La prima volta che ho sentito parlar della Magnani è stato proprio in riferimento a questa frase, da qui ho capito che doveva essere una gran donna!

    Comunque, un plauso va alla generosità di Lidia Vitale, che ha offerto lo spettacolo per salvare il Teatro Masciari
    D'altronde penso che un teatro sia un po' la casa di ogni attore, e chi non vorrebbe salvare la propria casa?
     
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1 replies since 23/9/2013, 11:05   72 views
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